Cinema Carmen

MUSEO CIVICO DEL CARRO DI PAGLIA
E DEI MISTERI DI CARTAPESTA

Situato in quelle che un tempo furono le scuderie del convento francescano, il Museo dei Misteri si snoda lungo un percorso longitudinale scandito da celle, piani rialzati e da spazi ampi che lentamente si restringono per accompagnare il visitatore lungo le tappe della Passione di Cristo. I gruppi scultorei, chiamati anche “quadri” o “tavolati”, sono interamente realizzati in cartapesta e sono opera dell’artista eclanese Antonio Russo (1836-1914) che nel 1875 li donò alla Città. 

Le figure, modellate utilizzando carta vecchia e colla e con inserti di vetro per gli occhi, sono alte circa un metro e mezzo e si contraddistinguono per le espressioni di vigore e di dolore che l’artista ha saputo infondere loro; le fisionomie di alcuni personaggi che animano la collezione si ispirano a persone realmente conosciute dall’artista. Infatti, nel tavolato “Cristo spogliato delle vesti”, compare un uomo vestito in abiti ottocenteschi: si tratta di un usuraio con cui l’artista aveva contratto dei debiti e che gli aveva causato gravi problemi; al contrario, il volto della Madonna è quello della sua amata madre.

All’interno del Museo dei Misteri è possibile apprendere i principali metodi di lavorazione della cartapesta grazie a supporti didattici audio-visivi e alla presenza di una sala multimediale.

Il Museo del Carro, aperto al pubblico dal 2005, è allestito al primo piano dello stesso complesso monumentale di San Francesco, sede del Municipio di Mirabella Eclano. Il Museo espone alcune parti originali dei sette registri che compongono il Carro. L’affascinante opera è un obelisco alto 25 metri interamente rivestito di pannelli in paglia intrecciata secondo l’architettura di una guglia. L’intera scultura è frutto del lavoro di abili artigiani che da più di un secolo si prendono cura del “gioiello di paglia”.

Il trasporto del Carro avviene ogni anno nel sabato che precede la terza domenica di settembre, giorno consacrato alla Madonna Addolorata a cui la festa del Carro rende omaggio. L’obelisco, sostenuto da due ruote di carro agricolo, percorre le vie cittadine trainato da sei coppie di buoi e da una moltitudine di persone che aggrappati alle funi di canapa ne regolano la stabilità.

All’interno del Museo è anche presente una mostra permanente di fotografie che illustrano la storia del Carro sin dal suo primo progetto datato 1869, percorrendo le fasi salienti della sua costruzione fino al momento più significativo della “tirata”.